Nel sottosuolo di San Benedetto esiste un giacimento di gas quasi completamente esaurito il cui sfruttamento è iniziato nel 1986; nel sottosuolo cittadino esiste, quindi, una struttura geologica predisposta per lo scopo. In parole grossolane, si può dire che nel sottosuolo c’è una roccia porosa, nei cui interstizi si vuole immagazzinare del gas ad alta pressione. La superficie interessata dal giacimento è di 87,22 Kmq, sottostante i Comuni di San Benedetto del Tronto, Grottammare, Cupra, Ripatransone, Acquaviva e Monteprandone ed interessa anche i Comuni abruzzesi di Martinsicuro e Colonnella.

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